Un Araldo per Valdemar

1° libro sulla trilogia di Valdemar (Mercedes Lackey)

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    Le copertine


    Anno di pubblicazione in lingua originale: 1987
    Anno di pubblicazione in italia: Nord 1988 - Superbestseller 1994

    Trama:
    Il regno di Valdemar è in difficoltà. La Regina Selenay è rimasta priva del suo Araldo personale Talamir (l'Araldo del Monarca è l'autorità immediatamente inferiore al sovrano), caduto vittima di un intrigo e anche la sua successione è minacciata: la sua Erede presunta Elspeth si sta dimostrando assolutamente indegna di diventare a sua volta un Araldo in futuro. Il Compagno del defunto Talamir compie una nuova scelta, portando a Valdemar Talia, il nuovo Araldo della Regina. Il romanzo descrive il lungo addestramento di Talia, le sue difficoltà nell'educazione della piccola Elspeth e le insidie che deve superare a corte.

    La mia recensione:
    Una saga che sa di classico, narra le vicende di Talia ragazzina dei possedimenti ( la Gente dei Possedimenti, è un gruppo puritano, che considera le donne poco più che niente, che soffoca ogni stimolo alla cultura e che ha regole molto rigide tese a spezzare la personalità). Talia sogna di evadere da questa realtà, desidera di diventare un Araldo. Gli Araldi di Valdemar son tutto ciò di cui il regno ha bisogno per rimanere unito, sono fondamentalmente buoni e giusti, anche se tendono essere edonisti di natura, gli Araldi devono essere puri d'animo, e totalmente votati alla loro missione: e questo è garantito dal legame con il Compagno, che ripudierebbe il suo Prescelto se avvertisse in lui intenti malvagi
    CITAZIONE
    «Gli Araldi... rendono sicuro il regno» mormorò. «Qualche volta, sono ciò che gli altri hanno detto, oppure possono essere altre cose... spie, esploratori, ladri... agiscono in qualsiasi modo si renda necessario affinché la regina riceva le informazioni di cui ha bisogno per proteggerci. Rischiano tutto per la salvezza del regno e per la regina.»
    «Ed è proprio per questo» completò lentamente Teren, fissandoli tutti a turno, «che di solito la metà di noi non vive abbastanza a lungo da invecchiare. Essere un Araldo è importante... la regina ha detto che noi siamo "la colla che tiene insieme tutto quanto"... e può essere eccitante. In linea di massima, siamo tenuti in alta stima in questo regno, ma essere un Araldo può anche costituire un'attività mortale.


    È il compagno ha scegliere gli Araldi, e con loro sviluppano un legame speciale. I Compagni sono Destrieri magici,
    CITAZIONE
    il Compagno di un Araldo non era certo ciò che si definiva un "cavallo". Erano esseri che trascendevano i cavalli nella misura in cui le pantere trascendono i gatti comuni, o gli angeli trascendono gli uomini.


    In questo primo libro si vede la formazione di Talia, le sue vicissitudini per diventare un Araldo, la formazione del suo talento “Magia degli Araldi” e il suo utilizzo per aiutare il regno. Splendido è anche il cameratismo che traspare tra i membri del Collegio degli Araldi, come i suoi membri interagiscono tra loro, il modo in cui si aiutano e supportano, anche se possono essere cosi diversi. Il libro scorre velocemente, è scritto in modo fluido e quasi non ti accorgi di averlo finito. I personaggi sono ben tratteggiati, i loro vezzi, il modo in cui vengono descritti, li rendono veri. Ho adorato questo libro e anche se l’ho letto anni fa, lo rileggo sembre con piacere.
    La Lackey è una delle scrittici lanciata da Marion Zimmer Bradley, ha scritto con la Bradley “La riscoperta di Darkover”. In Italia pur troppo è stata tradotta solo questa trilogia, anche se come scrittrice è molto prolifica e sul regno di Valdemar ha scritto 5-6 trilogie + libri singoli, mai tradotti in italiano
     
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