Spoiler serie Chicagoland Vampires

Capitolo 1
Avevamo lavorato sotto il bagliore di luci che creavano brecce nell'oscurità di Hyde Park,quasi un centinaio di vampiri aerando tappeti, pitturando ante, e carteggiando finiture.
Una manciata di uomini in nero dall'aspetto duro - fate mercenarie supplementari che avevamo assunto per protezione- era al di fuori della recinzione che formava una barriera tra gli ampi blocchi di terra di casa Cadogan ed il resto della città.
In parte,ci stavano proteggendo da un secondo attacco di malfattori.Ciò sembrava improbabile,ma così era stato il primo attacco,guidato dal fratello minore del leader del Nord America Centrale Pack.Purtroppo questo non aveva fermato Adam Keene.
Ci stavano anche proteggendo da una nuova minaccia.
Gli esseri umani.
Alzai lo sguardo dalla curva elegante delle finiture in legno che stavo tamponando col colorante.Era quasi mezzanotte,ma il bagliore dorato delle candele dei manifestanti era visibile attraverso il varco nella recinzione.Le loro fiamme brillavano nella brezza estiva appiccicosa,tre o quattro dozzine di esseri umani rendevano note le loro tranquille obiezioni verso i vampiri nella loro città.
La popolarità era una cosa volubile.
Chicago era insorta quando eravamo usciti allo scoperto quasi un anno fa.La paura aveva alla fine ceduto il passo al timore,completo di paparazzi e di diffuse riviste patinate,ma la violenza dell'attacco alla casa - ed il fatto che avevamo reagito e così facendo avevamo costretto i traditori ad uscire allo scoperto - aveva cambiato di nuovo le correnti. Gli esseri umani non erano stati entusiasti di apprendere che esistevamo, e se i lupi mannari erano anche lì fuori, che altro c'era in agguato nelle ombre? Negli ultimi due mesi avevamo subito un trattamento ingiusto, il pregiudizio minaccioso degli esseri umani che non ci volevano nel loro quartiere e si accampavano davanti alla casa per assicurarsi che ne fossimo consapevoli.
Il mio cellulare vibrava in tasca,lo aprii e risposi, "falegnameria di Merit"
Mallory Carmichael, la mia migliore amica al mondo e maga nel suo pieno diritto, sbuffò dall'altra estremità. "Situazione pericolosa,non è vero,essendo un vampiro intorno a tutti quelli che potrebbero essere paletti di pioppo?"
Guardai la finitura sul cavalletto davanti a me."Non sono sicura che niente di tutto questo sia effettivamente pioppo,ma afferro il punto".
"Suppongo dall'introduzione che la carpenteria è all'ordine del giorno anche questa sera?"
"Si,sarebbe corretto.Dal momento che hai chiesto,sto applicando il colorante a qualche bella lavorazione di legno, dopo ciò probabilmente applicherò un po' di sigillante-"
"Oh,mio Dio,sbadiglio",interruppe lei."Per favore,risparmiami le tue teorie da ferramenta.Mi offrirei di venire ad intrattenerti,ma mi sto dirigendo a Schaumburg.Magico è come magica fà,e tutto il resto."
Ciò spiegava il rombo della vettura come sfondo alla fine."in realtà,Mal, anche se potessi farlo,noi siamo una dimora chiusa agli umani in questo momento."
"No merda," disse. "Quando ha emesso questo editto Darth Sullivan?"
"Quando il sindaco Tate glielo ha chiesto."
Mallory si lasciò sfuggire un fischio sommesso,e la sua voce era altrettanto preoccupata."Sul serio? Catcher non ha nemmeno detto nulla in proposito."
Catcher è l'attuale fidanzato di Mallory,il mago che mi aveva sostituito quando ho traslocato a casa Cadogan pochi mesi fa.Ha lavorato anche presso l'ufficio del mediatore per il soprannaturale della città - mio nonno - e si supponeva essere al corrente di tutte le cose soprannaturali. L'ufficio del mediatore era una specie di banchi d'aiuto del paranormale.
"Le case stanno mantenendo la cosa su notizie confidenziali",ammisi. "La notizia dice che Tate ha chiuso le case,e la gente è in preda al panico".
"Perché pensano che i vampiri rappresentano una reale minaccia per gli esseri umani?"
"Esattamente. E a proposito di minacce reali,cosa stai imparando stasera a Schaumburg?"
"Ha-ha-,mia piccola amica vampira.Mi amerai e temerai a tempo debito."
"Già lo faccio.Stai ancora facendo pozioni?"
"In realtà no.Stiamo facendo alcune cose diverse questa settimana.Com'è il (honcho) capo?"
Il rapido cambiamento di soggetto era un po' strano.Mallory di solito amava un pubblico interessato quando si trattava di paranormale e del suo apprendistato magico.Forse la roba che stava imparando ora era in realtà noiosa come la carpenteria,anche se era difficile da immaginare.
"Ethan Sullivan è sempre Ethan Sullivan",conclusi infine.
Sbuffò d'accordo."E suppongo lo sarà sempre,essendo immortale e tutto. Ma alcune cose cambiano.Parlando di - e com'è che segue? - indovina chi ha ora un grande paio di occhiali appollaiati sulla punta del suo piccolo naso perfetto?"
"Joss Whedon?"Anche se aveva preso un po' di tempo per abituarsi all'idea di avere magia,Mal aveva sempre avuto un debole per il soprannaturale,fiction o altro.Buffy e Spike erano particolari oggetti d'affetto.
"Perdinci no.Sebbene non vorrei che mi dessi completamente la scusa per apparire nel Whedonverse e,come per magia,correggere la sua vista o qualcosa del genere?Comunque,no.Catcher".
Sorrisi. "Catcher porta gli occhiali?Mister io sono-così-soave-io-ho-rasato-la-mia-testa-anche-se-non-sono-calvo ha gli occhiali?Forse questa sarà una buona notte dopo tutto."
"Lo so,giusto?Per essere onesti,in realtà stanno piuttosto bene su di lui.Mi ero offerta di lavorare ad un po' di Abracadabra e portarlo a 20/20,ma ha rifiutato".
"Perché?"
Lei approfondì la voce in un'imitazione piuttosto buona."Perché sarebbe un uso egoistico della magia - spendere la volontà dell'universo sulle mie retine".
"Questo suona come qualcosa che ha detto".
"Yep.Quindi occhiali siano. E ti dirò,sono piccoli lavoratori miracolosi. Abbiamo sicuramente una svolta in camera da letto. E' come se fosse una persona nuova.Voglio dire,il suo livello di energia sessuale è appena fuori-"
"Mallory.Basta.Le mie orecchie cominciano a sanguinare".
"Puritana."Un penetrante suono di clacson suonò attraverso il telefono,seguito dalla voce di Mallory."Impara ad incrociare gente!Andiamo!Okay,ho i guidatori Wisconsin davanti a me,e devo togliere il telefono.Parlerò con te domani."
"Notte,Mal.Buona fortuna con gli autisti e la magia."
"Bacetti",disse,e la comunicazione si interruppe.Infilai il telefono nella mia tasca.

Dieci minuti più tardi,ebbi la possibilità di testare la mia teoria "Ethan è sempre Ethan".
Non avevo nemmeno bisogno di guardare indietro per sapere che aveva fatto un passo dietro di me.Il brivido che saliva lungo la spina dorsale costituiva un'indicazione sufficiente.Ethan Sullivan, maestro di casa Cadogan,il vampiro che mi aveva aggiunto ai suoi ranghi.
Dopo due mesi di corteggiamento,Ethan ed io avevamo passato una notte abbastanza gloriosa insieme.Ma "insieme"non era durato,aveva invertito la rotta dopo che aveva deciso che incontrarsi con me era un rischio emotivo che non poteva permettersi di correre.Si era pentito di quella decisione,inoltre,aveva trascorso gli ultimi due mesi nel tentativo,o almeno così diceva,di fare ammenda.
Ethan era alto,biondo,e quasi oscenamente bello,dal naso lungo e stretto agli zigomi scolpiti e occhi verde smeraldo.Era anche intelligente e dedito ai suoi vampiri.....e mi aveva spezzato il cuore.Due mesi dopo,potevo accettare che aveva temuto che il nostro rapporto avrebbe messo la sua casa a rischio.Sarebbe stata una bugia dire che non sentivo l'attrazione,ma questo non mi rendeva meno desiderosa di una rivincita, quindi ero cautamente in piedi sul mio terreno.
"Sentinella",disse,usando il titolo che mi aveva dato.Una specie di guardia di casa."Sono sorprendentemente tranquilli stasera".
"Lo sono",convenni.Avevamo avuto alcuni giorni di canti,segni di picchetto e tamburi bongo finchè i manifestanti si accorsero che non eravamo consapevoli dei rumori che facevano durante il giorno,e gli abitanti di Hyde Park avrebbero tollerato il rumore dopo il tramonto per poco tempo.
Punteggio uno per Hyde Park.
"Si avvia verso un bel cambiamento.Come vanno le cose qui?"
"Ci stiamo solo muovendo",dissi,asciugando via una goccia errante di colore."Ma sarò contenta quando avremo finito.
"Lo terrò a mente per i progetti futuri". Potevo sentire il divertimento nella sua voce.Dopo aver preso un secondo per controllare la mia forza di volontà,guardai verso di lui.Stanotte Ethan indossava jeans e una T-shirt imbrattata di vernice,e i suoi capelli biondi lunghi sino alla spalla erano tirati indietro sulla nuca.Il suo abbigliamento poteva essere stato casuale,ma non c'era modo di fraintendere l'aria di potere e sicurezza incrollabile che caratterizzava questo principe tra i vampiri.
Mani sui fianchi,esaminava il suo equipaggio.Uomini e donne lavoravano a tavoli e cavalletti attraverso il prato davanti.Il suo sguardo color smeraldo saltava da lavoratore a lavoratore come misurava i loro progressi,ma le sue spalle erano tese,come se fosse sempre consapevole che il pericolo si nascondeva appena fuori il cancello.
Ethan non era meno bello in jeans e scarpe da ginnastica,mentre stava facendo il punto della sua stirpe vampirica.
"Come vanno le cose dentro?" Chiesi.
"Andiamo avanti,anche se lentamente.Le cose sarebbero andate più velocemente se ci avessero permesso di portare lavoratori edili umani".
"Non portandoli dentro ci salviamo dal rischio di sabotaggio umano", feci notare.
"E il rischio che un imprenditore per il muro a secco diventi uno spuntino",riflettè. Ma quando si voltò verso di me ancora una volta,una linea di preoccupazione apparve in mezzo ai suoi occhi.
"Che c'è?" incitai.
Ethan mise su il suo tipico movimento - un singolo sopracciglio arcuato.
"Beh,ovviamente oltre ai manifestanti e la costante minaccia d'attacco",dissi.
"Tate ha chiamato.Ha chiesto un incontro con noi due".
Questa volta,ero io quella che sollevò le sopracciglia. Seth Tate, sindaco di Chicago al secondo mandato, generalmente evitava di mescolarsi con i tre vampiri master della città.
"Riguardo cosa ci vuole incontrare?"
"Questo, suppongo", disse indicando i manifestanti.
"Pensi che voglia incontrarsi con me perché lui e mio padre sono amici, o perché mio nonno lavora per lui?"
"Questo, o perché il sindaco può,infatti, essere innamorato di te".
Alzai gli occhi,ma non riuscì a fermare il rossore caldo che mi salì sulle guance."Lui non è innamorato di me.Ama solo essere rieletto".
"E' rimasto colpito,non che io non possa capire l'emozione. E non ti ha ancora nemmeno visto combattere". La voce di Ethan era dolce.Speranzosa.
Difficile da ignorare.
Per settimane era stato così attento,così lusinghiero.
Questo non vuol dire che non ha avuto i suoi momenti di (snark??). Era ancora Ethan,dopo tutto, ancora un vampiro master con la casa piena di novizi che non sempre gli piacciono, e per aggiungere al danno la beffa,si stava avvicinando alla fine di una riabilitazione di quella casa lunga mesi. La costruzione non sempre procedeva velocemente a Chicago, e si muoveva anche più lentamente quando il soggettodella costruzione era un covo di vampiri a tre piani. Un gioiello architettonico di un rifugio,certo,ma ancora un covo di sanguisughe che camminano di notte,blah blah blah. I nostri fornitori umani erano spesso reticenti ad aiutare, e questo non faceva esattamente fremere Ethan.
Nonostante la costruzione,Ethan stava facendo tutte le cose giuste, tutte le mosse giuste. Il problema era che aveva scosso la mia fiducia. Speravo di trovare il mio per sempre felici e contenti, ma tuttavia non ero ancora disposta a credere che questo particolare principe affascinante era pronto a cavalcare verso il tramonto. Due mesi dopo, il dolore - e l'umiliazione - era ancora troppo reale, la ferita troppo aperta.
Non ero tanto ingenua da negare ciò che era stato tra me e Ethan,o la possibilità che il destino ci avrebbe portato di nuovo insieme. Dopo tutto,Gabriel Keene, il capo del Nord American Central Pack, aveva in qualche modo condiviso con me la visione di un paio di occhi verdi che sembravano di Ethan....ma non lo erano. (Lo so. "Che diavolo?" Era stata anche la mia reazione).
Ho voluto credergli. Proprio come ogni altra ragazza in America, avevo letto i libri e visto i film in cui il ragazzo si rende conto che ha preso una decisione orribile.....e torna di nuovo. Volevo credere che Ethan avesse pianto la mia perdita, che il suo rammarico fosse reale, e che le sue promesse fossero più serie. Ma questo non era un gioco. E come Mallory aveva fatto notare, non sarebbe stato meglio se mi avesse voluta sin dall'inizio?
Nel frattempo,mentre pesavo il nuovo contro il vecchio Ethan, giocavo alla sentinella doverosa. Mantenendo le cose professionali mi ha dato lo spazio ed i confini di cui avevo bisogno....e questo aveva il vantaggio aggiuntivo di irritarlo. Immatura? Certo. Ma chi non ha colto l'opportunità di modificare il loro capo quando ne ha avuto la possibilità?
Inoltre,la maggior parte dei vampiri erano membri di una casa o un'altra, ed ero immortale. Non potevo evitare esattamente di lavorare con Ethan senza condannare me stessa ad un'eternità trascorsa come un'esiliata. Ciò significava che dovevo prendere il meglio della situazione.
Evitando l'intimità nella sua voce, gli sorrisi educatamente. "Speriamo che non abbia bisogno di vedermi combattere. Se mi sto azzuffando davanti al sindaco, le cose sono andate decisamente male. Quando partiamo?"
Ethan era silenzioso da abbastanza tempo che lo guardai, vidi la serietà nella sua espressione. Vederlo guardare in modo così deciso verso me, tirò le mie corde del cuore. Ma qualunque destino possa avere in serbo per noi la strada, non stavo prendendo quell'uscita oggi.
"Sentinella".
C'era una disapprovazione gentile nella sua voce, ma io ero attaccata al mio piano. "Si, signore?"
"Sii testarda se vuoi, se ne hai bisogno, ma sappiamo come andrà a finire".
Mantenni il mio viso bianco. "Finirà come finisce sempre - con te che sei il maestro ed io la sentinella".
Il ricordo delle nostre posizioni doveva essere fatto. Bruscamente come aveva acceso il fascino, Ethan lo spense di nuovo. "Trovati al piano di sotto in venti minuti. Indossa il tuo abito". E poi se ne andò, volutamente a grandi passi per le scale e di nuovo a casa Cadogan.
Silenziosamente giuravo. Quel ragazzo sarebbe stata la mia morte.

Purtroppo è proprio vero!!! in questo 4° libro Ethan muore per salvare Merit con un paletto nel cuore!!! In America sono già in attesa del 6° libro quindi spero di trovare ulteriori notizie sullo sviluppo della storia

Tempi duri per la vampira più recentemente creata Merit. Da quando i mutanti hanno annunciato la loro presenza al mondo,gli umani si sono mobilitati contro i soprannaturali - e sono accampati fuori casa Cadogan con cartelli di protesta che potrebbero cambiare in forconi in qualsiasi momento.Dietro le sue porte,le cose tra Merit ed il suo maestro,lo spezza-cuori dagli occhi verdi Ethan Sullivan sono.....tese,per non dire altro.Ma devono lavorare insieme quando il sindaco di Chicago chiama Merit ed Ethan ad una riunione clandestina:c'è stato un violento attacco che ha lasciato tre donne scomparse.Il messaggio del sindaco è semplice:mettete ordine in casa vostra.Altrimenti..
Merit deve andare a fondo di questo crimine,ma non è facile quando non riesce a capire chi sta dalla sua parte.Così esce fuori da casa Cadogan,chiamando segretamente qualcuno che è alto,scuro ed appartenente ad un gruppo di vampiri nascosti che potrebbe essere in grado di far luce sull'attacco. Non molto prima Merit si trova all'oscuro dell'impetuoso cuore della società soprannaturale di Chicago che sembra essere piena di vampiri pronti a soddisfare le peggiori paure umani.Sta per imparare che non si può essere un vampiro senza procurarsi un po' di sangue sulle mani.

Nuvole si stanno addensando su casa Cadogan,e Merit vampira creata recentemente non può dire se questa è l'oscurità che precede l'alba o la quiete prima della tempesta.Con la città stessa in tumulto a causa degli esseri paranormali e lo stato che minaccia di passare ad un atto di registrazione paranormale,il tempo non è mai stato così precario per i vampiri da quando sono usciti allo scoperto. Se solo potessero mimetizzarsi per un po',e lasciare che i mortali si calmino.
E' quando le acque del lago Michigan diventano improvvisamente nere come la pece che le cose iniziano realmente a diventare brutte.
Il sindaco di Chicago insiste che non sia niente di preoccupante, ma merit sa che solo la più oscura magia avrebbe potuto tessere un incantesimo abbastanza potente da cambiare il tessuto della natura.Dovrà rivolgersi a vecchi e nuovi amici per scoprire chi c'è dietro questo,e fermali prima che sia troppo tardi per vampiri e umani allo stesso modo.

In questo libro Ethan non è presente se non negli incubi di Merit, verrà dato spazio ad altri personaggi Malik,Catcher,Mallory, kelley e Jonah capitano della guardia della casa Grey che cercherà di far breccia nel cuore di Merit in modo molto discreto. Se vi va' potete leggere i primi 2 capitoli in inglese di drink deep (5°libro)che ho postato nella sezione richieste. Appena avrò un attimo di tempo mi cimenterò a tradurli, e appena pronti li posterò qui. Mi scuso in anticipo per possibili imperfezioni di traduzione ma non sempre è facile tradurre dai libri!!

Trasformata in un vampiro contro la sua volontà,ventotto anni,Merit ha trovato la sua strada nel cerchio scuro die vampiri di Chicago,dove ha imparato che c'erano più esseri soprannaturali di quelli conosciuti e più esseri sovrannaturali che il pubblico abbia mai immaginato. E non tutti i segreti appresi erano da condividere tra esseri umani e non umani. Ora Merit è a caccia,precipitandosi attraverso il desolato Midwest americano,seguendo un furfante sovrannaturale intento a rubare un antico manufatto che potrebbe scatenare un male catastrofico sul mondo. Ma Merit è anche la preda. Un nemico di Chicago le dà la caccia, e non si fermerà davanti a nulla per ottenere il libro per se stesso.Nessuna pietà è consentita.Non ci sono regole.Nessuna vita risparmiata.La gara è aperta.

Il vento era fresco,la notte scesa frizzante. Una luna crescente era sospesa pigramente nel cielo, così bassa che sembrava a portata di mano.
O forse mi sembrava in questo modo perché ero appollaiata nove piani in aria, sulla cima di una stretta grata di metallo che completava la libreria Harold Washington di Chicago. Uno dei gufi d'alluminio distintivi della libreria - anche una delle migliori caratteristiche architettoniche in città o una delle peggiori, dipende a chi era chiesto - seduto sopra di me, stava fissando come avevo sconfinato nel suo dominio.
Questa era una delle poche volte che mi ero avventurata fuori dalla mia casa di Hyde Park negli ultimi due mesi per un motivo non correlato al cibo - era Chicago,dopo tutto - o la mia migliore amica Mallory. Quando guardai il bordo del palazzo, iniziai a rimpiangere seriamente quella decisione. La libreria non era esattamente un grattacielo,ma era abbastanza alta che una caduta avrebbe senz'altro ucciso un essere umano. Il cuore mi saltò in gola, e ogni muscolo del mio corpo urlava l'esortazione di inginocchiarsi, afferrare i bordi della grata, e non lasciarla andare.
"Non è così lontano come sembra, Merit ".
Io lanciai uno sguardo verso il vampiro che stava alla mia destra. Jonah, quello che mi aveva convinto a venire qui fuori, ridacchiò e tirò indietro i capelli biondi dal suo volto perfettamente scolpito.
"E' lontano abbastanza", dissi. "E questo non era esattamente ciò che mi è venuto in mente quando hai suggerito di prendere una boccata d'aria".
"Forse no. Ma non puoi negare che la vista è favolosa".
Le nocche delle mie dita bianche grattavano il muro dietro di me, guardai fuori verso la città. Aveva ragione, non potevi criticare l'intima vista del centro di Chicago, dell'acciaio e vetro e pietra ben scolpita.
Ma, "Avrei potuto guardare dalla finestra", feci notare.
"Dov'è la sfida in questo?" chiese, e poi la sua voce si addolcì. "Tu sei un vampiro", mi ricordò. "La gravità agisce differentemente su di te".
Aveva ragione. La gravità ci trattava un po' più gentilmente. Questo ci aiutava a combattere con più vigore e, così avevo sentito, cadere da un'altezza senza uccidere noi stessi. Maquesto non significava che fossi ansiosa di testare la teoria. Non quando il risultato poteva essere ossa rotte.
"Giuro", disse, "se segui le istruzioni, la caduta non ti farà male".
Facile da dire per lui. Jonah aveva decenni di esperienza vampirica in più sotto la cintura; aveva meno da essere preoccupato al riguardo. A me, non era mai sembrata così fragile.
Soffiai la frangia scura dal mio viso e sbirciai oltre il bordo della ringhiera ancora una volta. State Street era lontana sotto di noi, per lo più deserta a quest'ora della notte. Almeno non avrei schiacciato nessuno se questo non avesse funzionato.
"Devi imparare a cadere in modo sicuro", disse.
"Lo so ", dissi. "Catcher mi ha insegnato a combattere. Era un grande a cadere giù correttamente".
Catcher era il mio ex coinquilino e attuale spasimante della mia migliore amica Mallory. Era anche un dipendente di mio nonno.
"Allora sai che essere immortali non significa essere incauto", aggiunse Jonah, tendendo una mano verso me, ed il mio cuore saltò, questa volta più per il gesto che per l'altezza.
Avevo messo in disparte me stessa - ed il mio cuore- negli ultimi due mesi, il mio lavoro come sentinella della casa Cadogan di Chicago era per lo più limitato al pattugliamento dei terreni della casa. Potevo ammeterlo ero una parodia di killer. La mia ritrovata audacia da vampiro era per lo più svanita dopo che il maestro della mia casa, Ethan Sullivan, il vampiro che mi aveva creata, nominatami sentinella, e che era stato mio partner, era stato impalato al cuore dalla mia nemica mortale.......giusto prima che le restituissi il favore.
Come ex studentessa laureata in letteratura inglese, potevo apprezzare la perversa poesia di questo.
Jonah, il capitano delle guardie della casa Grey, era il mio collegamento alla Guardia Rossa, un'organizzazione segreta dedicata a fornire tutela alle casa americane di vampiri ed al Presidio di Greenwich, il concilio europeo che li governava attraverso l'atlantico.
Mi era stata offerta l'appartenenza alla GR, e jonah era il partner che mi era stato promesso se avessi accettato. Non l'avevo fatto, ma lui era stato così gentile ad aiutarmi a sistemare i problemi politici del GP che costituivano troppe difficoltà per Ethan.
Jonah era stato più che felice di agire come sostituto di Ethan - professionalmente e non - i messaggi che ci eravamo scambiati nelle ultime poche settimane - e la speranza nei suoi occhi stasera - dicevano che lui era interessato a qualcosa più della sola soluzione del problema soprannaturale.
Non si poteva negare che Jonah fosse bello. O affascinante. O brillante in un modo stranamente bizzarro. Onestamente, avrebbe potuto avere il ruolo di protagonista nella commedia romantica vera e propria. Ma io non ero pronta neanche a pensare ad avere ancora un appuntamento, non pensavo che lo sarei stata molto presto. Il mio cuore era altrimenti impegnato,e dal momento che Ethan era morto, per lo più rotto.
Jonah doveva aver visto l'esitazione nei miei occhi. Sorrise gentilmente, quando ritirò la sua mano e puntò verso il bordo.
"Ricordi ciò che ti ho detto riguardo il saltare? E' come fare un passo".
Aveva chiaramente detto questo. Due o tre volte. Solo che io non stavo ascoltando. "E' davvero,davvero un lungo passo".
"Lo è", concordò Jonah. "Ma è solo il primo passo che fa schifo. Stare in aria è una delle cose più grandi che sperimenterai mai".
"Meglio che essere al sicuro sulla terra?".
"Molto. Più come volare, tranne che noi per poco non facciamo 'su' anche quello che facciamo 'giù'. Questa è la tua occasione di essere un supereroe".
"Mi chiamano la vendicatrice con la coda di cavallo", borbottai, scuotendo leggermente la mia lunga scura coda di cavallo. Il Chicago Sun Times mi aveva considerata una 'vendicatrice con la coda di cavallo' quando avevo aiutato un mutante in un attacco al bar. Dal momento che solitamente portavo i miei capelli in una coda di cavallo per tenerli lontani da un colpo errante della Katana (la mia frangia non era inclusa), il tipo di nome si adattava.
"qualcuno ti ha mai detto che sei particolarmente sarcastica quando sei spaventata?"
"Non sei il primo," ammisi. "Mi spiace. E' solo che questo mi sta mandando fuori di testa. Non c'è niente nel mio corpo o mente che pensa che saltare giù da un palazzo sia una buona idea".
"Starai bene.Il fatto che ti spaventa è la ragione numero uno per farlo".
O la ragione numero uno per voltare la coda e correre dietro ad Hyde Park.
"Fidati di me", disse. "Inoltre, questa è una abilità che hai bisogno di padroneggiare", disse Jonah. "Malik e Kelley hanno bisogno di te".
Kelley era un'ex guardia della casa ora responsabile dell'intero corpo di guardia della casa. Sfortunatamente, dal momento che ora eravamo sotto di tre guardie a tempo pieno (includendo Kelley)ed una sentinella, questo non era esattamente un colpo di genio per lei.
Malik era stato il secondo al comando di Ethan, maestro della casa da quando Ethan è scomparso. Aveva preso i diritti di investitura, e la casa era stata data alla sua sorveglianza. La morte di Ethan aveva innescato un brutto caso di sedie di vampiri vuote.
Come maestro, Malik Washington aveva preso di nuovo il suo cognome; i maestri delle dodici case di vampiri del paese erano gli unici vampiri autorizzati ad usarli. Sfortunatamente, Malik aveva anche avuto i drammi politici della casa, che si erano infittiti dalla morte di Ethan. Malik lavorava senza sosta, ma aveva trascorso la maggior parte del suo tempo trattando con la più recente sventura della nostra esistenza.
Detta sventura era Franklin Theodore Cabot, il ricevitore designato di casa Cadogan. Quando Darius West, capo del GP, aveva deciso che non gli piaceva il modo in cui la casa stava andando, 'Frank' era stato mandato a Chicago per ispezionare e valutare la casa. Il GP disse che erano preoccupati che Ethan non avesse gestito la casa efficacemente - ma questa era una completa bugia,- e loro non avevano perso tempo mandando il ricevitore a controllare le nostre stanze, i nostri libri, ed i nostri files. Non ero esattamente sicura di quali dati Frank stesse cercando, e perché così tanto interesse per una casa ad un intero oceano di distanza?
qualunque ragione, Frank non era un buon ospite. Era odioso, dispotico ed accanito sostenitore di regole che non sapevo neanche esistessero ad esclusione di ogni altra cosa. Naturalmente, stavo iniziando a conoscerle piuttosto bene personalmente; Frank aveva tappezzato una parete del primo piano della casa con le nuove regole della casa e le punizioni a cui si andava incontro rompendole. Il sistema era necessario, diceva, perché la disciplina della casa era stata svogliata. Forse non sorprendentemente, avevo sviluppato un'immediata antipatia verso Frank, e non solo perché era un sangue blu laureato alla Ivy League Business School con un debole per le frasi come 'sinergia' e 'pensando fuori dagli schemi'. Aveva salato i suoi commenti introduttivi alla casa con quelle parole, offrendo la minaccia non-così-sottile che la casa dovesse essere sotto il controllo del GP su base permanente - o sciolta - se non fosse stato soddisfatto di ciò che avesse trovato.
Ero abbastanza fortunata a venire da una famiglia facoltosa e c'erano altri vampiri nella casa che avevano vecchio denaro di fondo. Ma era l'atteggiamento diritto di Frank che realmente mi irritava. L'uomo indossava scarpe da barca, per l'amor di Dio. E non era sicuramente su una barca. In realtà, nonostante il ruolo che gli era stato assegnato dal GP, era un vampiro novizio (anche se uno ricco) da una casa sulla costa orientale. Una casa, scontato, che era stata fondata da un antenato di Cabot, ma che era stata da tempo datar ad un altro maestro.
Peggio ancora, Frank ci parlava come se fosse un membro della casa, come se il suo denaro ed i suoi collegamenti fossero un passaporto per stare dentro Cadogan. Frank giocando al membro di casa era anche più ridicolo dal momento che il suo unico scopo era di elencare i modi in cui noi non stavamo seguendo le linee guida. Era un fuori sede mandato ad etichettarci come non conformi e colpirci, pioli quadrati puntati in fori rotondi.
Per preoccupazione per la casa e per rispetto alla catena di comando, Malik gli aveva dato la direzione della casa. Immaginava che Frank fosse una battaglia che non poteva vincere, così stava risparmiando il suo capitale politico per un altro round.
Qualunque fosse il dramma, Frank era tornato ad Hyde Park. Io ero qui, nel cerchio, con un surrogato partner vampiro determinato ad insegnarmi come saltare da un edificio senza uccidere qualcuno.....o spingere me stessa oltre i limiti dell'immortalità.
Lanciai lo sguardo oltre il bordo di nuovo, il mio stomaco gelò con esso. Ero lacerata da un duello che mi esortava ad inginocchiarmi e strisciare indietro per le scale, ed a gettarmi oltre il bordo.
Ma poi lui pronunciò le parole che più probabilmente mi avrebbero fatto muovere.
"L'alba sarà qui alla fine, Merit".
Il mito riguardo i vampiri ed il sole era vero - se fossi stata ancora su questo tetto quando il sole sarebbe sorto, sarei bruciata in un cumulo di cenere.
"Hai due opzioni", disse Jonah. "Puoi fidarti di me e provare questo, o puoi arrampicarti attraverso il tetto, andare a casa, e non conoscere mai cosa potresti essere in grado di fare."
Mi porse la sua mano. "Fidati di me" disse. "E mantieni le ginocchia morbide quando atterri".
Era la certezza nei suoi occhi che lo fece - la fiducia che potevo raggiungere l'obiettivo...una volta avrei visto con sospetto il suo sguardo. Jonah non era stato un fan quando ci eravamo visti la prima volta. Ma le circostanze ci avevano costretto insieme, e nonostante i suoi dubbi iniziali, apparentemente aveva imparato a fidarsi di me.
Ora era un buon momento per rendere giustizia a questa fiducia.
Tesi la mia mano e la morte strinse le sue dita nelle mie. "ginocchia molli", ripetei.
"Devi solo fare un passo" disse lui.
Guardai oltre lui, pronta a dire "Roger". Ma prima che potessi aprire bocca, mi strizzò l'occhio e fece un passo, tirandomi insieme a lui. Prima che io potessi protestare, eravamo involo.
Il primo passo era stato terribilmente agghiacciante - la sensazione improvvisa del terreno - nostra sicurezza - che scompariva sotto di noi, uno scossone nauseante che capovolse il mio stomaco e mi fece rabbrividire tutto il corpo. Il cuore mi balzò in gola, ma almeno questo mi impedì di urlare in una bolla di paura.
Dopo la brutta caduta iniziale (davvero brutta - non posso sottolinearlo abbastanza), il resto del percorso non fu affatto come cadere. Sembrava più come saltare giù da una scala, se la distanza tra ogni pedata era molto più lunga. Non potevo essere in aria per più di tre o quattro secondi, ma in realtà il tempo sembrava rallentare, la città decelerò intorno a me non appena feci un passo a terra. Incontrai il terreno accovacciandomi, una mano sul marciapiede, con un impatto non più forte di un semplice salto.
La mia transizione a vampiro era stata frammentaria, e le mie abilità erano venute "online" abbastanza lentamente che ancora mi sorprendevo quando riuscivo a fare qualcosa per la prima volta. Questa mossa mi avrebbe uccisa un anno fa, ma ora mi faceva sentire rinvigorita. Saltare nove piani fino a terra senza un osso rotto o lividi? Quello era un home-run nel mio libro.
"Hai saltato", disse Jonah.
Guardai verso di lui attraverso la mia frangetta. "E'stato fenomenale".
"Te l'ho detto che lo sarebbe stato".
Mi alzai e raddrizzai l'orlo della mia giacca di pelle. "Me lo hai detto. Ma la prossima volta che mi butti giù da un edificio, causerò dolore."
Sorrise scherzosamente, ciò mise il mio battito cardiaco a disagio. "In questo caso, penso che abbiamo un accordo".
"Pensi? Non puoi solo essere d'accordo a non buttarmi giù da un palazzo?"
"Che divertimento sarebbe?" chiese Jonah, poi si voltò e si diresse lungo la strada. Lo lasciai andare qualche passo avanti prima di seguirlo, lo sguardo provocante che mi aveva dato era ancora nella mente.
E io che avevo pensato che il primo passo giù dal tetto fosse stato snervante.

ma nel terzo c'e quella visione di Gabe dove, se ho capito bene, Merit vede i suoi occhi e quelli verdi di Ethan.... quindi deve tornare!!!