Un mostro nell'armadio

di R.L. Naquin (Monster Paradise #1)

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  1. Alessandra1981
     
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    IL MIO VOTO: 4 STELLINE.


    Avete presente le guerriere toste e coraggiose dei nostri romanzi fantasy? Ecco, toglietevele dalla testa perché Zoey, la protagonista di questo libro, è l’anti-eroina per eccellenza.
    Ragazza goffa e pasticciona, wedding planner divorziata, con un pessimo gusto in fatto di abbigliamento e capace di sfoderare all’occorrenza potenti armi di difesa personale come… una borsa a tracolla o lo scopetto del water. Ma non basta, perché Zoey non riesce mai a dire di no a nessuno e la colpa è tutta da attribuire alla sua dote insolita e assolutamente affascinante: è un’empatica, una calamita per tutti gli stati d’animo altrui e in grado di placare le emozioni negative come fosse una sorta di medicina dell’umore.
    A volte è una benedizione, perché in questo modo riesce sempre a dire e fare la cosa giusta al momento giusto (con un pizzico di invasione della privacy… ma questo è un dettaglio su cui possiamo sorvolare). Ma è anche un supplizio, perché significa avere un guazzabuglio di emozioni che le sovraccaricano la testa e sembrano sul punto di farla esplodere. Se poi agli umani bisognosi si aggiungono anche creature sovrannaturali di ogni tipo, ecco che la situazione si complica e la povera Zoey si ritrova a dare asilo politico ad una mandria di mostriciattoli, fatine e folletti.
    “Il mondo è pieno di cose strane, se solo uno si prende la briga di guardare”. Eh si, perché in mezzo agli umani vivono i “Nascosti”, esseri bizzarri la cui sola esistenza rasenta quasi la follia.
    E tra di essi ce n’è uno che ha conquistato fin da subito la mia simpatia: Maurice, il famigerato mostro nell’armadio di cui ogni bambino dovrebbe avere paura quando va a nanna la sera. Dico “dovrebbe”… perché in realtà è una delle creature più adorabili che abbia mai conosciuto. E diventerà l’ospite senzatetto di Zoey, sempre iperprotettivo nei suoi confronti e capace di rivelarsi all’occorrenza un fantastico chef.
    Ma Zoey, in quanto ragazza pasticciona, si caccia ben presto in un grosso guaio… un guaio chiamato Sebastian: un demone-Incubo che vuole assaggiarla come fosse un succulento bocconcino, prosciugando tutte le emozioni che come empatica ha assorbito dentro di lei. A cominciare proprio dalle persone con cui è venuta a contatto, come fossero antipasti prima della portata principale.
    Ma per fortuna c’è Maurice, che le mette alle calcagna delle guardie del corpo un po’ strampalate e poco convenzionali.
    E poi c’è Riley, un “cavaliere” decisamente particolare. Sexy, simpatico, paramedico e misterioso…. insomma, musica per le mie orecchie e gioia per i miei sensi. Sebbene non compaia così spesso come avrei voluto, ma confido speranzosa nel secondo libro della saga.
    Ora però torniamo a Zoey, la vera protagonista del romanzo, un’antieroina in cui ognuna di noi può immedesimarsi senza difficoltà. I suoi pensieri sono davvero spassosi, persino in momenti di tensione o in situazioni delicate. Per non parlare poi delle buffe scenette dei matrimoni che organizza o dell’approccio piuttosto imbranato con il paramedico bello e tenebroso, l’ultimo uomo al mondo che una ragazza sana di mente dovrebbe frequentare. Appunto… sana di mente. E lei non lo è di sicuro.
    Alla fine dei giochi però, nonostante insoliti e preziosi alleati, Zoey dovrà contare soprattutto sulle sue abilità per sconfiggere il demone che sta seminando morte e terrore attorno a sé. E forse riuscirà a diventare anche lei una vera eroina, di quelle forti e coraggiose, anche se piuttosto improvvisate.
    Insomma, consiglio questo fantasy leggero, frizzante e ironico a tutte coloro che, come me, amano divertirsi e viaggiare con la fantasia senza troppe pretese, senza cercare a tutti i costi un senso o una logica in un mondo un po’ assurdo, popolato da creature buffe e strampalate, ma assolutamente adorabili.

    :P :P :P :P :P
     
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7 replies since 1/12/2014, 12:09   319 views
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