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Listino € 18,00
Editore Rizzoli
Collana Narrativa Ragazzi
Data uscita 15/06/2011
Pagine 448, rilegato
EAN 9788817049146
Luce sa di amare Daniel, l’angelo che per lei ha rinunciato al Paradiso, da sempre e per sempre. Adesso però ha anche capito che per dare un senso a quel “sempre”, per poter stare con Daniel e combattere al suo fianco nella terribile lotta contro i demoni, deve prima di tutto mettere ordine nella sua vita, nel suo cuore e nei suoi pensieri, e tuffarsi nelle Ombre del passato, per vedere e conoscere le infinite incarnazioni di sé nel corso dei secoli. Perché un amore impossibile ed eterno, un amore per cui vale la pena di morire, è anche un amore libero da segreti e mezze verità.
Grazie alla Rizzoli vi proponiamo il Prologo del libro:PROLOGO
L’OUTSIDER
LOUISVILLE, KENTUCKY
27 NOVEMBRE 2009
Risuonò uno sparo. Il grande cancello si spalancò. Lo scalpitio degli zoccoli dei
cavalli riecheggiò sulla pista come un rombo di tuono.
«Partiti!»
Sophia Bliss si sistemò l’ampia falda del cappello piumato di un tenue color malva,
ornato da un impalpabile velo di chiffon. Aveva un diametro di settanta centi-
metri: largo abbastanza da darle l’aria di un’appassionata di concorsi ippici, ma
non così appariscente da attirare l’attenzione.
Tre cappelli erano stati appositamente ordinati dalla stessa modista di Hilton Head
per la competizione di quel giorno. La cuffietta giallo pastello copriva la candida
testa di Lyrica Crisp che, seduta alla sinistra di Miss Sophia, addentava un sand-
wich al manzo salato. Il cappello di paglia verde mare con un largo nastro di satin
a pois coronava la chioma corvina di Vivina Sole, seduta alla destra di Miss Sophia
in un atteggiamento di falsa modestia, le mani guantate di bianco posate in
grembo.
«Giornata splendida per una corsa» disse Lyrica. Con i suoi centotrentasei anni era
la più giovane degli Anziani di Zhsmaelim. Si asciugò una goccia di senape
dall’angolo della bocca. «È la mia prima volta alle corse, sapete?»
«Ssst» sibilò Sophia. Lyrica era così stupida. L’evento del giorno non erano le corse
dei cavalli ma l’incontro clandestino di menti eccelse. Poco importava se le altre
menti eccelse non si erano ancora fatte vedere. Sarebbero arrivate. In quel luogo
perfetto e neutrale indicato sull’invito stampato a caratteri dorati che Sophia aveva
ricevuto da un ignoto mittente. Sarebbero arrivati, si sarebbero fatti riconoscere e
avrebbero escogitato un piano d’attacco collettivo. Da un momento all’altro, ormai.
O almeno così sperava.
«Splendida giornata per uno splendido sport» fu il commento distaccato di Vivina.
«Peccato che il nostro cavallo in questa gara non sia docile come quelle puledre
laggiù. Non è vero, Sophia? Difficile scommettere su come finirà quella puro-
sangue di Lucinda.»
«Ho detto ssst» mormorò Sophia. «Tieni a freno quella tua linguaccia. Ci sono spie
dappertutto.»
«Sei fissata» disse Vivina, suscitando una risatina da parte di Lyrica.
«Sono tutto ciò che rimane» ribatté Sophia.
Un tempo erano così tanti: ben ventiquattro Anziani al massimo dello splendore
degli Zhsmaelim. Un gruppo di mortali, di immortali e qualche transeterno come
la stessa Sophia, una coalizione di sapere, di passione e di fede con un unico scopo
comune: riportare il mondo al suo stato primordiale, quel breve, glorioso mo-
mento prima della Caduta degli Angeli. Nel bene o nel male.
Era scritto a chiare lettere nel codice che avevano redatto e firmato insieme: nel
Bene o nel Male.
Perché poteva davvero finire in un modo o nell’altro.
Ogni moneta ha due facce. Testa e croce. Luce e tenebra. Bene e…
Be’, se gli altri Anziani non si erano preparati per entrambe le opzioni non era
colpa di Sophia. E tuttavia era la croce che doveva portare da quando le erano
arrivati, uno dopo l’altro, gli avvisi del loro ritiro: “I vostri obiettivi sono diventati
troppo oscuri”, oppure “I criteri-guida dell’organizzazione sono crollati” o anche
“Gli Anziani si sono allontanati troppo dal codice originale”. La prima ondata di
lettere era arrivata, com’era prevedibile, una settimana dopo l’incidente con quella
ragazza, Pennyweather. Non potevano tollerare, sostenevano, la morte di una
ragazzina insignificante. Era bastato un momento di distrazione con un pugnale e
all’improvviso gli Anziani si erano fatti prendere dal panico, temendo l’ira della
Bilancia.
Codardi.
Sophia non aveva paura della Bilancia. Il loro compito era di sorvegliare i Caduti,
non i Giusti. Angeli inesperti come Roland Sparks e Arriane Alter. Purché non si
disertasse dal Paradiso, si era liberi di compiere qualche deviazione. In situazioni
di emergenza era praticamente indispensabile. Sophia si era consumata gli occhi a
furia di leggere le pavide scuse degli altri Anziani. Ma se anche avesse voluto farli
rientrare nei ranghi – cosa che non desiderava affatto – non c’era niente che si
potesse fare.
Sophia Bliss, la bibliotecaria della scuola che un tempo aveva svolto mansioni di
semplice segretaria del collegio di Zhsmaelim, adesso ricopriva il grado più alto
degli Anziani rimasti. Erano appena dodici, e tra questi di nove non ci si poteva
fidare.
Quel giorno erano soltanto in tre all’ippodromo, con i loro enormi cappelli dai
colori pastello, a puntare per telefono sui cavalli. E ad aspettare. Patetico quanto
fossero caduti in basso.
La corsa terminò. Un altoparlante tutto scariche elettrostatiche annunciò i vincitori
e le quotazioni per la corsa successiva. I riccastri e gli ubriaconi che le circonda-
vano esultarono o si accasciarono avviliti sui sedili.
Una ragazza sui diciannove anni, con i capelli biondo platino raccolti in una coda,
un trench marrone e un paio di occhiali da sole dalle lenti spesse e scure, cominciò
a risalire adagio i gradini di alluminio, diretta verso le Anziane.
Sophia si irrigidì. Perché si trovava lì?
Era impossibile stabilire in quale direzione stesse guardando la ragazza, e Sophia
si sforzò di non fissarla. Non che avesse qualche importanza: la ragazza non
poteva vederla. Era cieca. Eppure…
L’Esclusa le fece un cenno con la testa. Già: quelle insulse creature erano capaci di
scorgere il bagliore dell’anima di una persona. Era fievole, ma la forza vitale di
Sophia doveva ancora essere visibile.
La ragazza sedette nella fila vuota davanti alle Anziane, il viso rivolto alla pista,
sfogliando un bollettino delle corse da cinque dollari che i suoi occhi ciechi non
potevano leggere.
«Ciao.» La voce dell’Esclusa era monocorde. Non si voltò.
«Non so proprio perché sei qui» disse Miss Sophia. Era un’umida giornata di
novembre nel Kentucky, ma a un tratto un velo di sudore le aveva imperlato la
fronte. «La nostra collaborazione si è conclusa quando le vostre schiere non sono
riuscite a recuperare la ragazza. Le scuse farneticanti di quello che si fa chiamare
Phillip non serviranno a farci cambiare idea.» Sophia si protese verso la ragazza e
arricciò il naso. «Tutti sanno che degli Esclusi non ci si può fidare…»
«Non siamo qui per fare affari con voi» ribatté l’Esclusa, fissando dritto davanti a
sé. «Voi non eravate altro che un mezzo per avvicinarci a Lucinda. Collaborare con
voi non ci interessa.»
«A nessuno importa più niente della vostra organizzazione, di questi tempi.» Altri
passi risuonarono sugli spalti.
Il ragazzo era alto e snello, con la testa rasata e un trench uguale a quello della
ragazza. I suoi occhiali da sole di plastica erano del tipo che si trova sugli esposi-
tori dei grandi magazzini, vicino alle pile.
Phillip scivolò sul sedile accanto a Lyrica Crisp. Come l’altra Esclusa, anche lui
non si volse verso di loro quando parlò.
«Non sono sorpreso di trovarti qui, Sophia.» Si calò gli occhiali sul naso, rivelando
occhi bianchi e vuoti. «Soltanto deluso che tu non abbia sentito il bisogno
d’informarmi che eri stata invitata.»
Lyrica trasalì nel vedere quegli orribili occhi bianchi dietro le lenti. Persino Vivina
perse il suo contegno distaccato e irrigidì la schiena. Sophia si sentiva ribollire
dentro.
L’Esclusa le mostrò un biglietto dorato simile a quello che aveva ricevuto Sophia,
tenendolo fra l’indice e il medio. «Noi abbiamo ricevuto questo.» Solo che il loro
cartoncino era scritto in Braille. Sophia allungò una mano per sincerarsi che fosse
lo stesso invito, ma con un movimento fulmineo il biglietto scomparve nella tasca
del trench della ragazza.
«Sentite, pivelli che non siete altro. Ho marchiato le vostre stellesaette con
l’emblema degli Anziani. Voi lavorate per me…»
«Sbagliato» la interruppe Phillip. «Gli Esclusi non lavorano che per se stessi.»
Sophia lo vide tendere il collo per fingere di seguire un cavallo in pista. Aveva
sempre considerato inquietante il modo in cui gli Esclusi davano l’impressione di
poter vedere. Quando tutti sapevano che lui li aveva accecati con un semplice
schiocco di dita.
«Peccato che non siate stati troppo bravi nel catturarla.» Sophia si accorse di aver
alzato la voce più del dovuto, attirando lo sguardo di una coppia attempata
dall’altro lato della tribuna. «Avremmo dovuto lavorare insieme per rintracciarla»
sibilò, «e voi… voi avete fallito.»
«In un modo o nell’altro non avrebbe fatto differenza.»
«Che vuoi dire?»
«Lei sarebbe comunque perduta nel tempo. È sempre stato il suo destino. E gli
Anziani sarebbero ancora appesi a un filo. Che è il vostro, di destino.»
Sophia avrebbe voluto avventarsi su di lui, strangolarlo fino a fargli schizzare
quegli occhi bianchi dalle orbite. Aveva la sensazione che il suo pugnale volesse
aprirsi un varco nella borsetta di vitellino che teneva in grembo. Se solo fosse stato
una stellasaetta. Sophia fece per alzarsi quando una voce risuonò alle loro spalle.
«Seduta, prego» tuonò. «Vi richiamo all’ordine.»
Quella voce. Sophia capì subito a chi apparteneva. Calma e autoritaria. Imperiosa
e umiliante. Fece tremare gli spalti.
I mortali seduti lì intorno non si accorsero di nulla, ma una vampata di calore
raggiunse la nuca di Sophia. Le avvolse tutto il corpo, annebbiandole i sensi. La
sua non era una paura normale. Era un terrore che la annichiliva, le stringeva lo
stomaco. Avrebbe osato voltarsi?
Un timido sguardo in tralice le rivelò un uomo in completo nero di taglio sartori-
ale. I capelli scuri e corti spuntavano da sotto il cappello nero. Il viso, per quanto
dolce e attraente, non era di quelli da restare impressi nella memoria: rasato con
cura, il naso diritto e gli occhi nocciola che avevano un che di familiare. Miss
Sophia non lo aveva mai visto. Ma sapeva perfettamente chi era, lo sapeva con
ogni fibra del suo essere.
«Dov’è Cam?» chiese la voce dietro di loro. «Anche lui ha ricevuto l’invito.»
«Probabilmente sta giocando a fare Dio dentro gli Annunziatori. Come gli altri, del
resto» sbottò Lyrica. Sophia le diede una gomitata.
«Giocare a fare Dio, hai detto?»
Sophia si lambiccò in cerca delle parole giuste per rimediare alla gaffe. «Molti di
loro hanno seguito Lucinda indietro nel tempo» disse alla fine. «Compresi due
Nephilim. Non sappiamo con sicurezza quanti siano.»
«Posso permettermi di chiedere» disse la voce, a un tratto glaciale «perché nessuno
di voi ha deciso di seguirla?»
Sophia deglutì a fatica, incapace di respirare. Anche i gesti più naturali erano
ottenebrati dal panico. «Non possiamo, be’… non abbiamo ancora le capacità
per…»
L’Esclusa la interruppe. «Gli Esclusi sono in procinto di…»
«Silenzio» intimò la voce. «Risparmiatemi le vostre scuse. Non hanno più alcuna
importanza, come voi, del resto.»
Il gruppo tacque a lungo. Era terribile non sapere come compiacerlo. Quando alla
fine parlò, la sua voce suonò più flemmatica, ma non per questo meno letale. «La
posta in gioco è troppo alta. Non posso lasciare nient’altro al caso.»
Una pausa.
Poi, sempre in tono pacato, aggiunse: «È arrivato il momento che prenda io in
mano la situazione.»
Sophia si morse il labbro per nascondere il terrore, incapace di controllare i brividi.
Un suo coinvolgimento diretto? Era la prospettiva più agghiacciante. Non riusciva
a immaginare di lavorare con lui per…
«Gli altri ne stiano fuori» disse l’uomo. «Questo è quanto.»
«Ma…» Fu un errore, però la parola sfuggì dalle labbra di Sophia prima che rius-
cisse a fermarla. Tutti quei decenni di lavoro. Tutti i suoi piani. I suoi piani!
Quello che seguì fu un ruggito lungo, da squassare la terra.
Echeggiò fra gli spalti, allargandosi come un’onda d’urto fino alla pista in una
frazione di secondo.
Sophia si fece piccola piccola. Il boato le riverberò sotto la pelle, dentro le ossa, fino
al cuore, che parve sul punto di andare in frantumi.
Lyrica e Vivina si strinsero a lei, con gli occhi chiusi. Perfino gli Esclusi tremarono.
Poi, proprio mentre Sophia pensava che quel suono non sarebbe mai cessato e che
avrebbe decretato la sua morte, il ruggito si spense in un silenzio improvviso.
Per un momento.
Il tempo di guardarsi intorno e vedere che gli altri spettatori non avevano udito
nulla.
Si sentì sussurrare all’orecchio: «Il tuo tempo in questa missione è scaduto. Non
osare intralciarmi.»
Dal basso salì un altro sparo. Il grande cancello si spalancò di nuovo. Solo che
questa volta lo scalpitio degli zoccoli sul terreno risuonò fievole e distante come
una pioggerella sottile sulle chiome degli alberi.
Prima che i cavalli tagliassero la linea di partenza, la figura alle loro spalle era
svanita, lasciando soltanto una serie di impronte caprine bruciacchiate sulle assi di
legno della tribuna.
Edited by - Raffy - - 26/5/2012, 06:23. -
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wow, ma siete fantastiche, non perdete un colpo!!!! . -
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assolutamente pazza del fantasy!
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- un luogo sperduto nei miei sogni! XD
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oh mio dioo!! cavoli e io che mi ero detta, dai a giugno compro solo il libro della Kole.. io ADORO le copertine di questi libri e cavoli sono curiosissima di vedere come andrà a finire questa storia visto che ci han lascito col fiato sospeso con torment.. . -
† Lady Black †.
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Siiii! *_*
15 Giugno sbrigati ad arrivare U.U. -
Erin17.
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Evvaiiiiiiiiiiiii,dopo aver saputo che tutti i prossimi capitoli di saghe che seguo usciranno in autunno o a Natale,finalmente una bella notizia!! . -
Deby 86.
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ma che bello!! almeno una bella notiziona davvero! sognavo di leggerlo in spiaggia quest'estate...finalmente so che è possibile!!!!!!!!!!! . -
katy88.
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Questa sì che è una notizia inaspettata ma molto ma molto gradita!!!!! . -
**Vale**.
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Speriamo sia veroo *-* io sapevo che in America sarebbe dovuto uscire il 14 giugno.... . -
LilithNimue.
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Bellissimo ... non vedo l''ora di averlo tra le mie mani . -
darkjade.
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Grazieeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!! era un sacco che lo aspettavo... sono commossa . -
Samyss.
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Siiii, lo voglio lo voglio, ci hanno lascitin sospeso con torment . -
omcry.
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ragazze ma come e' questa saga? e' bella? interessante? l'ho iniziata appena ma sembrava un po' noiosa..... . -
Deby 86.
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E' bellissima!!!!!!!!!!!!1 . -
† Lady Black †.
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CITAZIONEragazze ma come e' questa saga? e' bella? interessante? l'ho iniziata appena ma sembrava un po' noiosa.....
Personalmente l'ho trovata molto interessante! A mio parere è davvero bella! ^^ Magari l'inizio può sembrare un po' noioso, ma solo perchè è l'inizio! xD Vedrai che andando avanti la troverai migliore, senza contare che gli intrecci amorosi che si creeranno, non faranno altro che alimentare la tua curiosità! ^^. -
omcry.
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bene bene....vi ringrazio tanto ora la curiosita' e' aumentata.... grazieeee .