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angelice.
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Sto rileggendo per l'ennesima volta Fantasy Lover e alcune frasi sono memorabili.
"In quell'istante seppe che era la sua preda. Stava andando al lavoro per evitare di stargli intorno.
Be', presto o tardi sarebbe tornata.
E allora sarebbe stata sua.
E una volta che si fosse arresa a lui, Julian le avrebbe mostrato di che tipo di resistenza e passione era capace un soldato macedone addestrato a Sparta."
Che uomo!
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Zarek aveva sbottato,eppure non le aveva fatto del male. Almeno per il momento.Quel suo comportamentoda bullo però
doveva sparire.Le tornarono in mente le parole di Acheron: Non si vede bene che col cuore.....Cosa c'era in quello di Zarek???
(danza con il diavolo)
Parte di lui voleva raggiungerla,parlare,ma fare quattro chiacchere non era mai stato il suo forte. Non sapeva neppure da dove
cominciare.A nessuno era mai interessato quello che aveva da dire.
(danza con il diavolo)
Quell'uomo era semplicemente stupendo. La schiena nuda e olivastra,le spalle larghe;ogni cosa di lui era invitante.Piacevole .
(Danza con il Diavolo). -
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“ Perché ti amo, e senza di te avrei freddo anche se fossi sdraiato sulla superficie del sole. Ho bisogno della mia stella. Di sentirla ridere”
Zarek “Danza con il diavolo “ S. Kenyon
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"Vorrai fare il guardone ,Ash?" "Dipende .Avete intenzione di offrirmi qualcosa di bello da guardare??
"Se continui a stare li, si" rispose Zarek Guardandolo da sopra la spalla.
(danza con il diavolo)
"Come posso ridere se mi è stato strappato via il cuore?"Zarek le prese la mano e le baciò ogni polpastrello.
"Tu ce l'hai un cuore."Si posò le dita della donna sul petto."Un cuore che batte solo per te ,principessa."
(danza con il diavolo). -
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«Perché non la fai fuori e basta?»
«Kish!» urlò Sin. Avrebbe voluto spiaccicarlo contro la parete per quello che aveva appena detto.
«Che c'è? È una settimana che se n'è andata, e tu te ne stai lì a rimuginare come una vacca agonizzante.»
«Non mi pare che le vacche agonizzanti siano solite rimuginare.»
«E che ne sai? Ne hai viste molte in giro?»
Sin gli teneva gli occhi addosso mentre quello continuava a fare le pulizie. Era più di una settimana che non si alzava da quel divano se non per andare ad ammazzare demoni o a cercare Kessar e suo fratello. Ci aveva dormito, mangiato e riflettuto, e tutto nel vano tentativo di non pensare a Kat.
Ma la verità era che gli mancava. Gli mancava il profumo dei suoi capelli e della sua pelle. Gli mancava il modo in cui aggrottava la fronte quando lo guardava, come se pensasse che doveva esser matto. Gli mancavano la sua voce, le sue carezze.
Ma più di tutto gli mancavano le risate insieme. Quel suo sarcasmo tagliente.
La sua assenza aveva lasciato un vuoto enorme, ed era un dolore così grande che non poteva non pensarci. Permeava tutto. E lui non voleva parlare con nessuno. Non aveva energie.
Voleva solo che Kat tornasse.
Accidenti a lei.
Anche i diavoli piangono. -
Lady Darkness.
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<<ma com'è possibile avere paura dell'amore?>>
<<com'è possibile non averne paura...Quando ami qualcuno...Quando ami davvero qualcuno, un amico o una donna, gli doni il tuo cuore. Gli doni una parte di te a cui nessun altro ha accesso e che nessun altro può ferire. E' come se fossimo noi stessi a dargli il coltello indicandogli il punto più fragile e doloroso dacolpire Poi quando alla fine succede davvero, quando la persona che mai ti ferisce, è come se ti strappassero via il cuore. Resti così, attonito e indifeso, e riesci solo a chiederti perchè mai ti abbia voluto fare così male se tutto quello che face e volevi tu era amare. E poi cominci a chiederti cosa ci sia di bagliato in te, per quale motivo nessuno ti ama... Pensa a quanto fa male una coa del genere, e pensa che a Sin è successo tante volte. Coe potrebbe non esserne terrorizzato?>>
( Anche i diavoli piangono--- Kat e Ash). -
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"Zarek non riusciva a respirare così vicino alla donna. L'unica cosa a cui pensava era chinarsi leggermente in avanti e baciarle le labbra socchiuse. Allungare un braccio e toccarla. La cosa che più gli faceva paura era il bisogno impellente di accarezzarla. Di premere il suo corpo contro quello di lei e sentire le sue curve femminili addosso. Non gli era mai successo di desiderare così ardentemente qualcosa" - Danza con il diavolo -
Sunny e Selena "L'abbraccio della notte"
«C'è altro, vero?» chiese Sunshine.
Selena annuì.
Lei le rivolse un sorriso diabolico. «E tu, la mia migliore amica al mondo, come una sorella, che condivide con me cucchiaiate di gelato e mail con foto di stalloni a un battere di ciglio, la donna che mi ha fatto indossare un vestito da sposa color lime vaporoso e pieghettato che mi aggiungeva più di cinque chili sulle cosce, vuoterai il sacco con me, vero?»
Selena si irrigidì. «Non è giusto, e il vestito non era color lime. Era menta.»
«Era di un disgustoso color lime e io parevo un pistacchio malaticcio. Ma non è questo il punto. Tu vuoterai il sacco perché in amore tutto è lecito.»
«Cosa? Mi stai dicendo che ami Talon?»
Nessuno l’aveva mai stretta così. In maniera così possessiva. Così completa. Si sentiva come protetta in un bozzolo creato dalla forza di Kyrian. E la cosa più bizzarra era che nel profondo la cosa le piaceva ben più di quanto sarebbe mai stata disposta ad ammettere.
(Kyrian e Amanda - Notte di piaceri). -
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"Raggiunto il parcheggio male illuminato Amanda fischiò tra se e sé, vedendo una Lamborghini Diablo parcheggiata in uno dei posti riservati ai dipendenti.
Deve essere di qualche chirurgo.
Così pensò, finché Kyrian non si avvicinò alla vettura.
“Che fai?” gli chiese
“Entro nella mia macchina”
La bocca le so spalancò.”E’ tua questa?”
“No “ disse sarcastico “Provo a rubarla con la chiave che ho in mano”
“Mio Dio” disse quasi senza fiato. “Devi essere straricco.”
Lui abbassò gli occhiali sul naso, per rivolgerle un occhiata irritata. “E’ incredibile quanti soldi si riescano a mettere da parte in duemila anni.”
“Sei davvero così vecchio?” gli chiese scettica.
Annuì. “Duemilacentoottantadue anni lo scorso luglio per essere precisi”
Amanda si morse il labbro inferiore, mentre i suoi occhi precorrevano il suo corpo perfetto da un capo all’altro. “Li porti bene per essere un vecchietto. Io stessa non ti avrei dato più di trecento anni.”
(Kyrian e Amanda “Notti di piacere Sherrilyn Kenyon). -
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"Fai sempre le ore piccole, principessa?" "A volte." "La mattina non ti devi alzare per lavorare?" " No. Sto bene di famiglia. Che mi dici di te, principe azzurro?" A quelle parole Zarek sussultò. Era ancora più ricca di quello che sospettava. "Dev'essere bello non dover lavorare, per vivere." Astrid colse l'amarezza nel suo tono di voce. "Non ti piacciono le persone ricche, vero?" "Non ho pregiudizi, principessa. Non mi piace nessuno in generale."
Zarek e Astrid-Danza con il Diavolo. -
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«Se ti fa così schifo quaggiù,» chiese Talon «perché hai accettato di venire?»Zarek si grattò un sopracciglio usando il dito medio ,facendo così in maniera velata un gestaccio a Talon. (......) « Astrid vuole che mi faccia degli amici. Non so perché. Qualche strana cosa da donne. Sta cercando di farmi diventare più cordiale.» Ash si mise a ridere, che per lui era una cosa rara.Zarek lanciò verso Acheron uno sguardo d'intesa ugualmente divertito. «Non voglio sentire una parola da te, oh grande Ash. Sei stato tu a tirarmi dentro, all'inizio.»
(Il Bacio della notte)
«E questo perché, Acheron?» chiese Zarek.
«Oh, aspetta, questa la so. A Fairbanks ci saranno centodieci gradi centigradi a gennaio prima che tu risponda a questa domanda.»
Ash incrociò le braccia davanti al petto. «E allora perché lo chiedi?»
«Solo per farti incazzare.»
(Il bacio della notte)
«Legge della giungla. Il tradito si mangia il traditore.»Zarek lo guardò con fare divertito.
«Legge della mia giungla. Ammazzali tutti e lascia che sia Ade a dividere i buoni dai cattivi.»Dante scoppiò a ridere.
«Questo mi piace, Ash. Capisce come ragioniamo.»
«Cavolo, Z» disse Ash con aria divertita.
«Credo tu ti sia fatto un nuovo amico, alla fine.Questo dovrebbe far felice Astrid.»
Zarek gli mostrò il dito medio.
(il bacio della notte)
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«Torna da me, Simi.» Lei lo sbeffeggiò mentre mutava forma. «Non friggere la dea. Non friggere Thanatos.» Poi sbuffò come un cavallo. «Non sono uno yo-yo, akri. Io sono una Simi. Non mi piace quando mi fai credere di poter uccidere qualcosa e poi mi dici di no. Non mi piace. Non mi fai più divertire.»
Simi. -
huellait81.
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da Seize the Night
"Dirti cosa, Amanda?" chiese "Che entrambi trascorrerete il resto delle vostre vite amandovi l'un l'altra? Crescendo i vostri figli? Nessuno dei due ha la più pallida idea di quanto sia straordinaria la vostra vita. Quante persone venderebbero volentieri le loro anime per quello che avete voi. Scordati di Artemide e dell'immortalità. Quello che avete voi è infinitamente prezioso e straordinario"
(Acheron)
"Attraverserei le fiamme dell'inferno per morire per lui"
Ash annuì. "E io attraverserei le fiamme dell'inferno per tenere entrambi al sicuro".
(Amanda e Acheron)
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Io l'ho trovata la mia stella. E' bella e graziosa. Elegante e divina. La risata che mi scalda d'inverno. E' coraggiosa e forte. Sfrontata e tentatrice. Diversa da chiunque al mondo, ma non posso toccarla. Non oso farlo. [...] Lei è la mia Circe. Ma invece di aver trasformato l'uomo in animale, lei ha reso l'animale uomo.
Zarek. -
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Sto mangiando pizza, quindi....
[Aprì il frigo e lasciò che lui guardasse dentro. «Cosa ti piacerebbe?»
Invece di infilarvi la testa dentro, Julian rimase a circa un metro di distanza. «Ti è rimasta della pizza?»
«Pizza?» ripetè lei sconcertata. Come faceva a sapere della pizza?
Lui scrollò le spalle. «Sembrava che godessi nel mangiarla.»
Il volto di Grace si infiammò mentre si ricordava ciò che era accaduto prima. Selena aveva fatto un altro commento sul cibo come sostituto del sesso, e lei aveva simulato un orgasmo mentre ne assaporava l'ultima fetta. «Ci hai sentite?»
Con volto stoico, lui parlò in tono calmo. «Lo schiavo d'amore sente ogni cosa che viene detta vicino al libro.»
Se le guance di Grace si fossero riscaldate ancora un po', sarebbero esplose. «Non ho pizza» si affrettò a dire, desiderando seppellire la testa nel freezer per rinfrescarla. «Ma c'è dell'insalata di pollo e pasta.»
«E vino?»
Lei annuì.
«É accettabile.»
Il suo tono perentorio la fece uscire dai gangheri. Era uno di quelli 'Io sono l'uomo, baby: dammi da mangiare' alla Tarzan che le faceva ribollire il sangue.
«Senti, bellimbusto, io non sono la tua sguattera. Mettiti contro di me e ti darò da mangiare il Ciappi.»
Lui inarcò un sopracciglio. «Ciappi?»
«Lascia stare.»]
fantasy lover
La citazione è:
Simi fece guizzare le sue zanne sfregandosi allegra le mani. Poi lanciò un sorrisetto beffardo e maligno ad Artemide. "Oh, grandioso! Posso far imbestialire la dea dai capelli rossi!" Artemide scoccò ad Ash uno sgurado disperato. "Rimettila sul tuo braccio". "Scordatelo, Artemide. Non sei l'unica ad avere un killer a disposizione. Per quanto mi riguarda, penso che sarebbe interessante vedere quanto durerebbe il tuo Thanatos contro la mia Simi". Artemide impallidì "Non durerà a lungo, akri"... "Thanatos è già grigliato" sorrise ad Artemide. "E a me piace la carne alla griglia. Dimmi solo come la vuoi, akri, normale o supercroccante. Io la preferisco supercroccante. Scrocchia più forte quando la friggi. Ricordami che ho bisogno di un po' di pangrattato".
Tratto da Danza con il diavolo.
Ecco un estratto di "Danza con il diavolo":
Zareck si chinò per baciarla.
Lei respirò il suo profumo, si inebriò della delicatezza delle sue labbra. <> sussurrò.
Lui chiuse gli occhi a quel suono melodico. Era una sensazione agrodolce e violenta.
Le mordicchiò la pelle sul collo, graffiandola con le zanne.
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*_Anya_*.
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«Tu credi nell'amore eterno, Vane?»
Lui annuì. «Quando vivi per centinaia di anni, vedi ogni tipo di cosa.»
«Come fa una persona a distinguerlo da un'infatuazione?»
Lui la mise a sedere tra le sue gambe, poi la tirò su di sé per cullarla. «Non credo ci sia differenza. Penso che l'infatuazione sia come un giardino. Se si bada a lei e se ne si ha cura, cresce fino a diventare amore. Se viene trascurata o abusata, muore. L'unico modo per avere amore eterno è far sì che il tuo cuore non dimentichi mai com'è vivere senza.»
(Vane e Bride, Il Gioco della Notte)
«Come può avere questa convinzione?» chiese Wulf.
«Be', vediamo. Ho ventun anni e guido un Hummer fuoriserie corazzato che vale un quarto di milione di dollari, con pneumatici e vetri antiproiettile. Abito in un'enorme villa isolata nei pressi di Minnetonka, per quanto ne sanno gli altri da solo a parte le mie guardie del corpo che mi seguono ovunque quando lascio la proprietà. Ho orari strani. Solitamente mi mandi tre o quattro messaggi ogni volta che esco con una ragazza per ricordarmi di darci dentro e di regalarti un erede. E incidentalmente ha visto nel magazzino qualcuno dei tuoi meravigliosissimi giocattoli che ho preso in consegna dal nostro rivenditore di armi.»
«Non erano affilati, vero?» lo interruppe Wulf. Non permetteva mai a Chris di maneggiare armi affilate. Quello stupido sarebbe stato capace di farsi male sul serio.
Chris sospirò e ignorò la domanda, continuando a parlare. «Ho cercato di dirle che sono ricco di famiglia e che mi piace collezionare armi e pugnali, ma non mi ha creduto.» Inchiodò nuovamente Wulf con sguardo gelido. «Sai, ci sono volte in cui questo lavoro è un vero morso ai coglioni. E il gioco di parole era voluto.»
Wulf prendeva con leggerezza il suo cattivo umore. Chris era sempre arrabbiato con lui, ma dato che Wulf aveva allevato il ragazzo fin dalla nascita e Chris era l'ultimo ancora invita della famiglia, Wulf era molto tollerante nei suoi confronti. «Allora vendi l'Hummer. comprati una Dodge e vai a vivere in una roulette.»
«Oh sì, certo. Ricordi l'ultima volta che ho scambiato l'Hummer con un'Alfa Romeo, l'anno scorso? Hai bruciato l'auto e mi hai comprato un Hummer nuovo, minacciando di chiudermi a chiave nella mia stanza in compagnia di una prostituta, se l'avessi fatto di nuovo. E per tutti gli optional... Ti sei mai guardato intorno, qui dentro? Abbiamo una piscina coperta, un cinema con impianto surround, due cuochi, tre cameriere e uno che ci pulisce la piscina e obbedisce ai miei ordini, senza contare tutti i giocattolini di cui disponiamo. Non ho nessuna intenzione di andarmene da Disneyland. E' l'unica cosa positiva della situazione. Voglio dire, diamine, se la mia vita deva fare schifo non ho nessuna intenzione di vivere in un camper. Che, conoscendoti, mi obbligheresti comunque a parcheggiare nel cortile qui davanti, con due guardia armate ad ogni fianco in caso mi si rompesse un'unghia.»
«Allora li licenzierei.»
«Succhiamelo.»
«Non sei il mio tipo.»
(Chris e Wulf, Il Bacio della Notte)
Wulf lo ignorò e continuò a pensare a voce alta. «Giuro, sei l'unico maschio che conosco che ha saltato la tempesta ormonale dell'adolescenza. C'è qualcosa che non va in te, ragazzo.»
«Non ho intenzione di fare un altro fottutissimo checkup» disse Chris seccatamente. «Non c'è nulla che non vada, in me o nelle mie abilità, a parte il fatto che non soffro di priapismo. Preferisco conoscere una donna prima che si tolga i vestiti davanti a me.»
Wulf scosse la testa. «C'è davvero qualcosa che non va, in te.»
(Chris e Wulf, Il Bacio della Notte)
«Ehi, piccola» disse Wulf prendendolo in giro dopo aver collegato la cuffia in modo da poter parlare e scrivere allo stesso tempo. «Oggi mi è arrivata la tua maglietta con su scritto 'faccio cose zozze a prezzi modici'. Non sei divertente, e non faccio prezzi modici. Mi aspetto di guadagnare un sacco di soldi, con quello che faccio.»
Talon rispose con il suo stesso tono derisorio. «Piccola? E' meglio che lasci perdere, prima che venga lì a prendere a calci il tuo culo vichingo.»
«La tua minaccia farebbe un po' più paura, se non sapessi che odi il freddo.»
Talon rise in maniera gutturale.
«Allora, cosa c'è in ballo, stasera?» gli chiese Wulf.
«Due valzer e una mazurka.»
Wulf gemette. «Lo sai che questa battuta idiota non diventa più divertente ogni volta che la sento?»
«Sì, lo so. Ma infastidirti è la mia unica ragione di vita.»
(Talon e Wulf, Il Bacio della Notte)
«Amico,» disse Wulf «è una mia impressione o le notti stanno diventando più lunghe?»
«Alcune sono più lunghe di altre.» La sedia di Talon scricchiolò attraverso il telefono. Senza dubbio il celtico si era appoggiato allo schienale per guardare una qualche donna che gli era passata vicino. «Allora, cosa ti sta deprimendo?»
«Sono stufo.»
«Vai a farti una cospata.»
(Talon e Wulf, Il Bacio della Notte)
Ma non appena quel pensiero gli attraversò la mente, sentì Talon ringhiare. «Ah, amico.»
«Allarme rosso, capitano.» Talon sputò fuori le parole con disprezzo.
Wulf alzò un sopracciglio mentre pensava ai capelli biondi di Talon. «Ehi, anche tu non sei molto giustio, biondino.»
«Va' al diavolo, vichingo. Sai, se fossi una persona pessimista, in questo momento sarei seriamente irritato.»
«A me sembri irritato.»
«No, questa non è irritazione. E' un vieve turbamento. Inoltre dovresti vedere queste tizie.» Talon mise da parte il suo accento celtico mentre inventava una conversazione con i demoni. Alzò la voce a livello estremamente acuto. «Oh. Oh. Mi è semblato di fiutale un Cacciatole osculo.»
«Oh, no, Titti» continuò, facendo cadere il suo tono di due ottave. «Non essere sciocco. Non c'è nessun Cacciatore oscuro qui.»
Tornò al falsetto. «Non lo so...»
«Aspetta» proseguì tornando alla voce profonda. «Sento odore di turisti. Turisti con anime grandi... e forti.»
«Vuoi smetterla?» disse Wulf ridendo.
(Talon e Wulf, Il Bacio della Notte)
Sentì Talon fare delle considerazioni a voce bassa, poi iniziò a ponderare a voce alta. «Caffè... Demoni... Caffè... Demoni...»
«Penso che in questo caso sia meglio che vincano i demoni.»
«Sì, ma è caffè di cicoria.»
Wulf schioccò la lingua. «Ecco Talon che vuole farsi arrostire da Acheron per non aver protetto degli umani.»
(Talon e Wulf, Il Bacio della Notte).
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